È “Avere tutto” di Marco Missiroli (Einaudi) il libro vincitore della novantasettesima edizione del Premio Bagutta, uno dei principali premi letterari milanesi. Il romanzo, pubblicato nell’autunno del 2022, è stato selezionato da una giuria composta da scrittori e protagonisti della cultura milanese e presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti.
La giuria ha apprezzato particolarmente i temi del gioco d’azzardo e del rapporto del protagonista con il padre, come si legge nelle motivazioni: “Nelle pagine di Missiroli la morte e la minaccia della rovina per il gioco - combinati in un fraseggio conciso, che da sempre rappresenta la chiave stilistica dell'autore - procedono in simbiosi, in un romanzo che alla giuria è parso coraggioso e convincente".
L’autore ha accolto con queste parole al Corriere della Sera il riconoscimento: “Il Bagutta è un segreto culturale milanese, e per chi ama la tradizione letteraria è fondamentale. È anche un premio delle radici: io sono di Rimini, ma la mia radice acquisita è Milano, vivo qui da 17 anni».
Nato a Rimini nel 1981, Marco Missiroli ha vinto il Premio Campiello Opera Prima con il suo romanzo d’esordio Senza coda (Fanucci, 2005) e il Premio Selezione Campiello con Il senso dell'elefante (Guanda, 2012). Per Guanda ha pubblicato anche Il buio addosso (2007) e Bianco (2009). Nel 2015 ha vinto il premio SuperMondello con Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli), mentre per Einaudi ha pubblicato nel 2019 Fedeltà, che ha vinto il Premio Strega Giovani e ha ispirato una serie Tv originale di Netflix distribuita nel 2022, e Avere tutto.
Il Premio Bagutta Sezione Opera Prima è andato invece ad Andrea De Spirt. Veneziano classe 1989, residente da 15 anni a Milano, si è cimentato con il suo primo libro in “Ogni creatura è un’isola” (Il Saggiatore), un romanzo composto da 500 frammenti che raccontano la ricerca da parte di un giovane narratore delle tracce del fratello scomparso su un’isola.